Un bello scherzo
Chi di voi, quando ha avuto bisogno di uno scatolone, non si è rivolto al supermercato più vicino che solitamente te li regala indicandoti il contenitore dove puoi andare a prenderteli senza problemi? Da oggi in poi meglio stare attenti, potrebbe darsi che ti rinchiudano nel contenitore. Oppure no, basta non essere rom. Nel caso accaduto ieri a Follonica, le due donne rom che sono state rinchiuse in un gabbiotto dove si trovano i cassonetti per la carta, sono state giudicate “colpevoli” da tre commessi che le hanno punite a modo loro. Prima le hanno rinchiuse e poi hanno ripreso con un telefonino le loro urla e i gesti disperati perché chiedevano di uscire dalla improvvisata prigione e, per finire, hanno scaricato il video sui social. A farlo sono stati tre addetti del supermercato Lidl di Follonica che ora sono stati denunciati dai carabinieri ai quali le donne si sono rivolte dopo essere state liberate.La procura di Grosseto ha aperto un fascicolo per sequestro di persona.
Le due donne rom frugavano nei cassonetti del supermercato in cerca di carta e cartone e uno dei dipendenti del marchio tedesco ha pensato di dar loro una “bella lezione” chiudendo, con un muletto, il cancelletto dove erano alloggiati i cassonetti. Non contento, lui e due suoi colleghi hanno ripreso la disperazione delle due donne e hanno postato il tutto su facebook che subito ha realizzato oltre 200 mila visitatori raccogliendo sia commenti di plauso nei confronti dei dipendenti con tanto di insulti rivolti alle due donne, sia di ferma condanna per averle imprigionate.
Nelle immagini si vede il gabbiotto e due degli addetti che ridono e dicono alle due donne, che si trovano oltre una parete del gabbiotto, che non si doveva entrare in quell’area, mentre un terzo riprende la scena. Poi l’inquadratura si sposta sulla parte superiore del gabbiotto, coperta da sbarre, e si vedono le due donne urlare e disperarsi.
In serata Lidl Italia ha condannato l’episodio sulla pagina facebook dell’azienda, annunciando verifiche ed eventuali provvedimenti nei confronti dei dipendenti che se ne sono resi protagonisti.