Caduti dal Baobab
Quella del presidio umanitario Baobab è una storia infinita ed è soprattutto la storia di una vergogna infinita. Da anni una sorta di punto di accoglienza gestito da volontari per migranti e rifugiati viene trattato nella migliore delle ipotesi come un ingombrante fastidio e nella peggiore come un covo di terroristi e parassiti. A periodi è stato tollerato e sgomberato, riaperto, di nuovo tollerato e di nuovo sgomberato. Nonostante l’egregio lavoro svolto dai volontari per garantire cibo, un luogo temporaneo dove dormire e un’assistenza sanitaria offerta da Medici per i diritti umani.
Ecco di seguito il racconto di Baobab Experience e quello del presidente della nostra associazione, Marco Brazzoduro.
Ieri mattina il presidio umanitario di Baobab Experience è stato sgomberato di nuovo: è stato buttato tutto: le donazioni della cittadinanza solidale e gli effetti personali senza lasciarci la possibilità di recuperare nulla.
I migranti sono stati portati in questura per l’ennesima identificazione alla quale non seguirà nessuna soluzione e alternativa se non le strade e i ponti della capitale d’Italia. Lo stato e le istituzioni continuano a sottrarsi alle loro responsabilità, offrendo e rispondendo unicamente con atti di forza e repressione; criminalizzando e sgomberando la solidarietà e il lavoro di chi si svolge questo compito al posto loro. Di fronte a questa vergogna è necessario prendere una posizione netta e chiara. Per questo chiediamo a tutte e a tutti, cittadine e cittadini, associazioni, collettivi, personalità artistiche, culturali e politiche, uomini e donne di tutte le provenienze e di tutte le età, di stare al fianco dei migranti oggi sgomberati e di vederci tutti a piazzale Maslax alle 20 stasera, martedì 6 Giugno, per provvedere alla cena dei migranti di ritorno dall’ufficio immigrazione e trovare un posto dove possano dormire. Queste le coordinate https://www.google.it/maps/pla
Sono andato per esprimere solidarietà ai migranti sgomberati. Oltre ai migranti c’erano più di 100 persone venute con cibi, tende, indumenti, coperte ecc. Dopo la distribuzione di cibo (cotto) c’è stata un’assemblea in cui i responsabili di Baobab Experience hanno fatto il punto della situazione. Ne faccio uno stringato resoconto. In primo luogo è emersa la volontà di resistere, resistere, resistere. Di rialzarsi e ripartire come è successo in seguito agli sgomberi precedenti. Non bisogna dargliela vinta, In termini di “politica” più ampia è stato ribadito il collegamento con le iniziative in corso di lotta contro i decreti Minniti. Verso la metà di ottobre si vuole organizzare una manifestazione in tutte le capitali europee.