Lettere nella bottiglia
Ecco le lettere che l’Associazione Cittadinanza e minoranze, che fa parte del movimento Kethane, ha inviato al presidente della Camera, Fico, al direttore dell’Unar, Manconi e alla sindaca Raggi per chiedere che nel corso del presidio che Ketane, il movimento di rom e sinti per l’Italia, ha indetto il 22 maggio dalle 14 in piazza Montecitorio, una loro delegazione venga ricevuta.
Alla Sindaca di Roma
avv.a Virginia Raggi
Signora Sindaca,
mi faccio tramite di una lettera a lei indirizzata con la quale i portavoce dei “campi nomadi” di Roma le chiedono di incontrarli per ascoltare alcune loro richieste. La lettera è stata compilata e firmata appena prima delle vicende di Torre Maura e di Casal Bruciato indipendentemente quindi da esse, perché nei campi era viva l’apprensione per la loro chiusura ed era avvertita vivamente la necessità di illustrarle le proprie preoccupazioni e bisogni. Quel che poi è accaduto, se da una parte ha consigliato di attendere qualche giorno prima di inviarle la lettera, dall’altra ha aggravato le preoccupazioni e reso quanto mai importante che una rappresentanza dei cittadini e delle cittadine che vivono nei “campi” trovino udienza non solo presso il Comune ma anche presso altre Istituzioni.
In questa prospettiva il prossimo 22 maggio una folta rappresentanza degli/delle abitanti dei campi terranno un presidio dalle 14 alle 18 in piazza Montecitorio (il preavviso della manifestazione è già stato presentato alla Questura che l’ha accettato), durante il quale si confida che il Presidente Fico voglia ricevere una ristretta delegazione dei/delle manifestanti. Verrà richiesto anche al sen. Luigi Manconi di fare altrettanto nella mattinata, nella sua veste di coordinatore dell’UNAR.Si confida che pure lei, Signora Sindaca, voglia fissare per la mattinata del 22 maggio il richiesto incontro, in modo che quel giorno sia ben visibile che le Istituzioni della Repubblica, ai vari livelli, riconoscano i Rom, i Sinti e i Caminanti come cittadini e titolari dei Diritti previsti dalla nostra Costituzione.
Prenderò nei prossimi giorni contatto con il Suo Gabinetto e intanto le porgo i miei ossequi.
prof. Marco Brazzoduro
On. Roberto Fico
Presidente della Camera dei Deputati
Roma
Signor Presidente ,
con le recenti vicende di Torre Maura, di Casal Bruciato e di Torrenova sono stati raggiunti livel-li inaccettabili di discriminazione razziale. E’ per altro gravissimo che si lasci che organizza-zioni af-fette dai postumi di una deleteria ideologia che la Storia ha condannato per sempre, spe-culino sul di-sagio di chi vive in situazioni assai critiche e ne alimentino la paura. Non intendiamo colpevolizzare indiscriminatamente quanti, privi di punti di riferimento e luoghi di socializzazione che ne orienti i comportamenti, non hanno saputo accettare l’inaspettato inserimento nel proprio contesto sociale, già degradato, di persone che sino a qualche ora prima le stesser Istituzioni avevano relegato nei ghetti chiamati “campi nomadi”, come soggetti da tenere fuori dalla società. Ma siamo solidali con le mino-ranze cui viene negato di fruire dei diritti di cittadinanza.
Per questo abbiamo accettato con convinzione l’invito di Kethane, il neonato movimento costituito da Rom Sinti e Caminanti, di collaborare alla organizzazione per il giorno 22 maggio di un presidio in piazza Montecitorio. Si terrà dalle 14 alle 18. La Questura ha accettato il relativo preavviso.
Lei sa, Signor Presidente, che nel nostro Paese, caso unico in Europa, in nome di una pretesa e poi smentita – a parola ma non nei fatti – “emergenza nomadi” sono stati rinchiusi in ghetti chiamati “campi nomadi” migliaia di Rom e Sinti, costringendoli a sopravvivere di espedienti. Erano in mag-gioranza profughi di guerra. Oggi la maggior parte degli abitanti dei campi sono appunto profughi di guerra o loro discendenti, e per questo in molti non hanno documenti né cittadinanza . Pensiamo che lo Stato debba loro un risarcimento e ci sembra comunque impellente che essi siano palesemente riabilitati agli occhi della opinione pubblica.
Ci permettiamo perciò di chiederLe di voler ricevere il 22 maggio, durante il presidio, una ristretta delegazione dei portavoce dei campi ed ascoltare le loro richieste
Abbiamo avanzato analoga richiesta al sen. Luigi Manconi, Coordinatore dell’Ufficio Antidiscri-minazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, ed alla Sindaca di Roma Virginia Raggi.
Speriamo che le nostre richieste vengano accolte in modo che quel giorno le Istituzioni della Re-pubblica ai vari livelli diano un segnale inequivocabile di riconoscere gli abitanti dei campi come citta-dini/e a tutti gli effetti e di voler garantire anche a loro i Diritti previsti dalla nostra Costituzione.
Confidiamo che possa accogliere la nostra richiesta e prenderemo contatti con il Suo staff.
Le porgiamo frattanto i nostri ossequi.
Senatore Luigi Manconi
Coordinatore dell’UNAR
Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
Largo Chigi, 19 – 00187 Roma
segreteriaunar@governo.it
Egregio Senatore,
avrà seguito anche lei con preoccupazione le vicende di Torre Maura, di Casal Bruciato e di Torrenova, dove sono stati raggiunti livelli inaccettabili di discriminazione razziale. Ad eccezione degli autori di gesti e di minacce che hanno superato il limite dell’ orrore, fortunatamente non molti, e di coloro che, affetti dai postumi di una deleteria ideologia che la Storia ha condannato per sempre, hanno soffiato sul fuoco del disagio e della paura di chi già vive in situazioni assai critiche, non intendiamo colpevolizzare indiscriminatamente coloro che non hanno saputo accettare l’inaspettato inserimento di sconosciuti nel proprio contesto. Non ci si può attendere da chi già versa in condizioni molto critiche e non ha più punti di riferimento e luoghi di socializzazione che ne orientino i comportamenti, che sappia accogliere persone che sino a qualche ora prima le stesser Istituzioni avevano relegato nei ghetti chiamati “campi”, come soggetti da tenere fuori dalla società. Non è questa la modalità di intervento suggerita dalla Strategia Nazionale di Inclusione Sociale dei Rom Sinti e Caminanti!
Noi crediamo che lo Stato debba un risarcimento a coloro che in nome di una pretesa e poi smentita – a parola ma non nei fatti – “emergenza nomadi” ha rinchiuso in ghetti e costretto a sopravvivere di espedienti. Ci sembra impellente che essi/e ricevano una palese riabilitazione agli occhi della opinione pubblica.
Per questo abbiamo accettato con convinzione l’invito di Kethane, il neonato movimento costituito da Rom Sinti e Caminanti per reclamare insieme il rispetto dei loro diritti, di collaborare alla organizzazione per il giorno 22 maggio di un presidio in piazza Montecitorio. Abbiamo presentato il relativo preavviso alla Questura, che lo ha accettato, sicché quel giorno gli abitanti dei campi convergeranno dalle 14 alle 18 davanti alla sede del Parlamento.
Vorremmo che quel giorno le Istituzioni della Repubblica dessero un segnale inequivocabile di riconoscere gli abitanti dei campi come cittadini/e a tutti gli effetti e di voler garantire anche a loro i Diritti previsti dalla nostra Costituzione. Per questo motivo abbiamo chiesto al Presidente Fico, alla Sindaca Raggi e chiediamo a Lei di voler ricevere nella giornata del 22 maggio una delegazione composta dai portavoce dei “campi”.
Confidando che accolga la nostra richiesta, prenderemo contatti con la Sua segreteria e intanto Le porgo ringraziamenti e saluti.