Il sabato della Rete
Sabato scorso in Campidoglio si è tenuta la manifestazione organizzata dalla Rete dei numeri pari, che raccoglie quasi un centinaio di associazioni. Per Cittadinanza e minoranze ha parlato Sevla Sjidic, vicepresidente della nostra associazione, accompagnata Da Eva Maruntel e sua figlia Maria, nonché da Marco Brazzoduro. La manifestazione è una tappa di un percorso che prosegue.
Ecco il comunicato diffuso dalla Rete: Roma deve essere la Capitale dei diritti
Ieri in Campidoglio abbiamo tessuto fisicamente la Rete dei Numeri Pari, unendo persone in carne e ossa che hanno portato in piazza i loro problemi quotidiani per ritrovarsi insieme dietro a parole comuni e condivise: giustizia sociale, cooperazione, dignità, abitare, lavoro, sicurezza sociale, accoglienza, lotta alle mafie, servizi sociali. In piazza del Campidoglio si è ritrovata la rete della Roma messa ai margini, che in questi mesi drammatici si è stretta attraverso pratiche di mutualismo, solidarietà e cooperazione ma che vuole ribellarsi ed esigere i propri diritti, che non ci sta più a percorrere le strade note e consunte dell’affidamento alla politica che abbiamo conosciuto. Oltre 90 realtà sociali che hanno fatto delle diversità e delle differenze il senso della nostra esperienza collettiva.
Già nei mesi scorsi abbiamo avanzato richieste concrete su reddito, abitare, accoglienza, lotta alle mafie, politiche sociali (link (https://numeripari.us17.list-manage.com/track/click?u=c32ff0e0180f944a2cff9fc8d&id=9527fa1d1a&e=91c0eb6ebb) ). Proposte che abbiamo condiviso a gran voce anche da Piazza del Campidoglio e sul quale pretendiamo risposte concrete. Vedremo chi avrà l’interesse disinteressato a farle vivere nei partiti e nelle istituzioni.
La giornata di ieri ha rappresentato l’avvio di un percorso di mobilitazione e costruzione di un consenso che traguarda alla prossima primavera che si chiamerà “Mosaico Roma” al quale sono chiamate a partecipare tutte le realtà che ieri hanno deciso di essere in piazza con noi ma anche tutte quelle che condividono le nostre proposte. Lo faremo con il linguaggio, il metodo e le consapevolezze che hanno contraddistinto la Rete sin dalla sua nascita, partendo dai bisogni e dalle necessità da chi vive in condizioni di maggiore difficoltà, costruendo sulle differenze e la cooperazione tra noi, una nuova forma di rappresentanza.
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Ufficio stampa Rete dei Numeri Pari
Elisa Sermarini
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