La protesta dei rom contro i sindaci leghisti nel Veneto
In piazza a Treviso i Rom Sinti Caminanti contro il razzismo dei sindaci leghisti
La manifestazione organizzata dal Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti della Provincia di Treviso, tenutasi giovedì in Piazza Indipendenza, “ha svelato un grave e diffuso razzismo che vede come principali responsabili il sindaco Mario Conte e l’ex sindaco Giancarlo Gentilini”. “Le motivazioni che hanno portato ad organizzare una giornata di lotta erano e sono quelle di richiedere la convocazione di un tavolo istituzionale, in Prefettura di Treviso, con i sindaci di Trevignano, Vedelago, Cessalto e la Regione Veneto per affrontare positivamente e risolvere la questione di possibili sgomberi illegittimi ed espropri di terreni, di nostra proprietà, sui quali viviamo da decenni. Questioni poste formalmente al Prefetto Maria Rosaria Laganà. Questioni che tra l’altro non interessano direttamente il Comune di Treviso” fanno sapere i Rom Sinti Caminanti.
“Compito di ogni cittadino e con maggior responsabilità da parte di un sindaco, dovrebbe essere quello di informarsi prima di fare dichiarazioni pubbliche agli organi di stampa. Mario Conte, invece, prima ancora di capire, comprendere e conoscere, ha rilasciato dichiarazioni rivolte ai manifestanti: ‘Coloro che non avranno i requisiti non potranno più stare nel nostro territorio, inoltre intensificheremo i controlli per verificare allacciamenti e ogni altra forma di abusivismo’. Parole di pregiudizio, razzismo e discriminazione contro cittadini di etnia Rom Sinti Caminanti, tutti residenti nei comuni del trevigiano, in possesso di cittadinanza italiana, carta d’identità rilasciata dagli uffici anagrafici, allacciati regolarmente a servizi di elettricità ed acqua, lavoratori, donne, anziani, bambini, disabili, cittadini che pagano regolarmente imposte e tasse. Abbiamo quindi accusato pubblicamente Mario Conte di razzismo, ma la sua risposta davanti alle telecamere di Antenna Tre è stata: ‘Evidentemente non conoscono il significato della parola razzismo e se si sentono perseguitati, soprattutto se pensano che io sia un razzista, possono tranquillamente andare a trovare ospitalità in altre città’”.
“Venerdì quindi, con una lettera inviata al sindaco di Treviso, abbiamo chiesto le scuse o le dimissioni. La risposta del primo cittadino è stata quella di postare sul suo profilo Facebook immagini contenenti le sue dichiarazioni fatte in televisione, corredate dalla domanda ‘qualcosa di sbagliato?’. Sono comparsi centinai di commenti razzisti, minacce di morte, incitamento ad odio e violenza. Compito di un sindaco è però quello di rispettare regole, leggi e Costituzione: queste affermano che il razzismo è un reato e che tutti i cittadini sono uguali indipendentemente da etnia e religione. Un Comune si amministra per garantire il bene comune di tutti i cittadini. Alimentare il razzismo e poi dichiarare che se ci sentiamo perseguitati possiamo andare in un altro paese è qualcosa di veramente grave ed aberrante. Un caso su cui chiederemo alla Magistratura di indagare ed aprire una inchiesta” dicono i Rom Sinti Caminanti.
“Ma a Treviso, le affermazioni razziste non sono nuove. Ricordiamo che l’ex sindaco Giancarlo Gentilini, sostenitore di Mario Conte, fattosi fotografare recentemente con indosso una cappello da Gerarca Fascista, dichiarò pubblicamente, ad una manifestazione della Lega Nord a Pontida che ‘bisogna eliminare tutti i bambini degli zingari’. Noi conosciamo molto bene il significato della parola razzismo. Siamo il popolo dei Rom Sinti Caminanti, 12 milioni di persone, la principale minoranza etnica in Unione Europea. Non siamo ne ‘nomadi’ ne ‘zingari’. Il 98,2% di noi vive in modo stanziale da decenni, siamo cittadini” continuano i Rom Sinti Caminanti.
“Lo conosciamo talmente bene che abbiamo voluto ricordarlo con una lettera indirizzata al Prefetto Maria Rosaria Laganà la mattina stessa della manifestazione. Un testo letto in piazza da Devis Mayor delegato del Consiglio Nazionale Rom Sinti Caminanti della Provincia di Treviso: ‘Siamo qui riuniti per testimoniare la nostra sofferenza per l’indifferenza che questo attuale Governo ha nei nostri confronti: il popolo dei Sinti italiani. Siamo ancora su una terra piena di rovi e spine chiamata indifferenza. I nostri padri sono reduci dai campi di sterminio e quelli che sono rimasti vivi ed hanno avuto la fortuna di non entrare nelle camere a gas si sono riuniti sotto in un’unica bandiera: la famiglia’. Abbiamo quindi spiegato pubblicamente perché le parole del sindaco Mario Conte sono orribili, gravi, inaccettabili, di aperto razzismo. La coscienza civica dovrebbe portare il primo cittadino ad assumere un atto di responsabilità di fronte alla cittadinanza: dimissioni dalla carica di sindaco. Da troppo tempo, il partito politico la Lega Nord con Salvini, sta compiendo autentici abusi istituzionali ed atti di gravissima istigazione ad odio e violenza. E’ il caso dell’Umbria, dove è stata presentata una mozione, alla Giunta Regionale, chiedendo il censimento etnico: gli ultimi li fecero Hitler e Mussolini” chiosano i Rom Sinti Caminanti.
“E’ il caso di Gallarate, dove un altro sindaco Leghista, Andrea Cassani, ha usato altre parole di autentico odio e razzismo contro i suoi concittadini di etnia Sinti, tutti residenti nel comune da lui amministrato. Dichiarazioni pubbliche rese su trasmissioni televisive nazionali: ‘Fosse per me li caccerei tutti e basta’. Ecco perché da cinque anni abbiamo richiesto, senza ottenere risposta, ad un altro amministratore pubblico della Lega Nord, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, di convocare il Tavolo di Inclusione RSC come previsto dagli schemi di governance consegnati alla Commissione Europea dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in attuazione di Accordi Quadro Strutturali Europei. Da quegli accordi la Regione Veneto ha ricevuto Fondi Strutturali Europei per il periodo 2014 – 2020, denaro pubblico stanziato per l’inclusione sociale di Rom Sinti Caminanti, senza fissa dimora, poveri, minori stranieri non accompagnati, vittime di tratta e schiavitù, donne, disoccupati. I Programmi Operati Regionali (POR) sono stati finanziati tramite i FSE Fondi Sociali Europei (764 milioni di euro), FSER Fondi di sviluppo Regionale (600 milioni di euro), FEASR Fondi per lo sviluppo rurale (510 milioni di euro). Adesso, ricevuto il denaro europeo, i sindaci dei comuni vogliono cacciarci con ruspe e sgomberi, ossia una autentica truffa ai danni dei cittadini italiani di tutta l’Unione Europea” dichiarano i Rom Sinti Caminanti.
“Adesso basta: ci appelliamo a tutti i cittadini di Treviso e Provincia, a tutto il Veneto e l’Italia, agli indivisibili, a movimenti, partiti, sindacati, centri sociali, chiese, all’ANPI Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Convochiamo una grande manifestazione per sconfiggere odio e violenza ed ottenere le dimissioni dei sindaci del razzismo contro le minoranze etniche, contro gli immigrati, contro i Rom Sinti Caminanti. Durante il fascismo ed il nazismo moltissimi di noi (chi è sfuggito a rappresaglie, deportazioni e campi di concentramento e sterminio) si sono uniti alla resistenza partigiana lottando per la libertà. I valori fondamentali che fanno di ogni cittadino un essere umano sono messi in discussione. Uniamoci e liberiamo l’Italia dalle barbarie e dalla vergogna del razzismo” concludono.
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