Legittima difesa
Anna Pizzo
Ci ho messo un po’ prima di decidermi a scrivere sulla rom bosniaca che derubava donne anziane. Era in carcere ma la sua pena a 25 anni era stata momentaneamente differita perché era in stato di gravidanza. Appena uscita, ha tentato l’ennesima rapina, ancora una volta ad una anziana disabile, ed è stata di nuovo arrestata.
Ci ho messo un po’ non perché non sapevo cosa dire: avrei potuto appellarmi alle miserevoli condizioni in cui versano i rom, al loro diritto alla sopravvivenza anche attraverso forme di illegalità, per giustificare un comportamento che certo non mi piace ma che è senza vie d’uscita. Ma non è questo il punto. Il punto sta nelle parole del ministro dell’interno, che ha così commentato: “Questa maledetta donna resti in carcere per trent’anni, messa in condizione di non aver più figli e i suoi poveri bimbi vengano dati in adozione a famiglie perbene. Punto”. Aggiungendo, quando al suo twitter sono arrivati “anche” commenti negativi: “La sinistra difende la ladra rom? Ecco perché non la votano più”. Con ciò svelando il dilemma di chi da tempo si chiedeva se Salvini facesse affermazioni estreme perché è fascista o perché così prende un sacco di voti. La verità è che l’uomo racchiude in sé tutte e due queste pulsioni e in questo sta la sua forza devastante. E’ come un napalm in grado di radere al suolo terreni sui quali per decenni non crescerà più nulla.
Ma andiamo con ordine: Alcuni anni fa mia suocera, già anziana, una donna fiduciosa che abitava in un grosso paese del bergamasco, per ringraziare una signora gentile che l’aveva aiutata a portare a casa la spesa, ebbe l’impulso di invitarla a casa a prendere un caffè. Solo alcuni giorni dopo si accorse di essere stata derubata dei soldi e di quei po’ di gioiellini che possedeva. La ladra non era rom, non era bosniaca, era giovane e quindi presumibilmente in età fertile.
Pochi giorni fa un tabaccaio di Ivrea ha esploso molti colpi di arma da fuoco su un ladro, sparandogli alle spalle e uccidendolo. Salvini ha detto che ha fatto bene, che si tratta di legittima difesa. lo ha detto prima ancora che i giudici si pronunciassero, tanto per chiarire da che parte bisogna stare. Se la ladra rom avesse preso di mira un uomo più giovane e armato, invece che vecchiette inermi, oggi sarebbe morta ammazzata, naturalmente per legittima difesa.
Storie di quotidiana barbarie, compiute in nome e per conto della “genteperbene”. Per legittima difesa.
Ebbene, allora invoco la legittima difesa anche per chi non ha nessuno che lo difenda, non ha strumenti né sostegni per uscire dalla condanna all’ergastolo dell’esclusione e dell’emarginazione. Invoco la legittima difesa contro un ministro feroce e la sua crociata per una nuova (vecchia) igiene del mondo fatta di galere, castrazioni chimiche, sparatorie alle spalle. Legittima difesa, per noi che non siamo come lui, significa chiederne le dimissioni. Lo farebbero mai il Pd e quel che resta delle sinistre per “proteggere” una rom bosniaca, imbrogliona e ladra? La domanda è tutta qui.