Lettera dai campi rom
Ecco il testo della lettera che i portavoce dei campi rom hanno inviato alla sindaca Virginia Raggi.
NOI ROM DI ROMA RIUNITI IN ASSEMBLEA VOGLIAMO PRESENTARLE IL NOSTRO PUNTO DI VISTA SULLA SITUAZIONE COMPLESSIVA DA NOI VISSUTA.
SIAMO RESIDENTI A ROMA DA MOLTI ANNI; NUMEROSI SONO TRA NOI COLORO CHE, NATI A ROMA, HANNO CONSEGUITO LA CITTADINANZA ITALIANA. CI CONSIDERIAMO COMUNQUE CITTADINI ROMANI ED È PER QUESTO CHE CI RIVOLGIAMO A LEI: PERCHE’ LEI E’ LA NOSTRA SINDACA.
SIAMO ROM E SINTI APPARTENENTI A UNA MINORANZA ETNICA DISCRIMINATA ED EMARGINATA A ROMA, IN ITALIA, IN EUROPA. MA SIAMO ESSERI UMANI CON TUTTI I DIRITTI E I DOVERI CHE CI SPETTANO IN QUANTO TALI.
MOLTI DI NOI, TROPPI, VIVONO IN QUEGLI ORRIBILI GHETTI CHE SONO I CAMPI NOMADI. QUANDO NOMADI NON SIAMO PIU’ DA GENERAZIONI. L’ITALIA E’ L’UNICO PAESE AL MONDO CHE HA STABILITO CHE ROM E SINTI DEBBANO VIVERE IN QUESTI LUOGHI DI SEGREGAZIONE.
I CAMPI ORMAI, DOPO “MAFIA CAPITALE DI CUI NOI SIAMO LE VITTIME PRINCIPALI, SONO STATI ABBANDONATI A LORO STESSI, PRIVI DI MANUTENZIONE E DI CONTROLLI DI IGIENIZZAZIONI, REGNO INCONTRASTATO DI RATTI CHE ALL’IMBRUNIRE INVADONO IN ORDE I LUOGHI DEL NOSTRO ABITARE OVVERO CAMPI PRIVI DI ADEGUATO SOSTEGNO ALLA SCOLARIZZAZIONE, COME ANCHE ALLA FORMAZIONE ED ALL’INSERIMENTO AL LAVORO DEI GIOVANI.
SAPPIAMO CHE LA SUA AMMINISTRAZIONE HA ADOTTATO, CON FINANZIAMENTO EUROPEO, UN PIANO PER IL SUPERAMENTO DEI CAMPI. QUESTO PIANO INCONTRA IL NOSTRO FAVORE. FINALMENTE CI SI RICONOSCE IL DIRITTO A VIVERE COME TUTTI GLI ESSERI UMANI!
MA QUESTO PIANO PROCEDE TROPPO LENTAMENTE E L’AVANZARE DEL DEGRADO SUPERA GLI EFFETTI POSITIVI DEL SUPERAMENTO ATTRAVERSO LA SISTEMAZIONE DELLE FAMIGLIE. TEMIAMO ANCHE L’EFFETTO “RIVER” VALE A DIRE GLI ESITI DI UN SUPERAMENTO ATTUATO IN FRETTA E FURIA CHE HA LASCIATO NUMEROSE FAMIGLIE ALLO SBANDO PERCHE’ PRIVATE DI ALTERNATIVE E QUINDI VAGANTI E COSTRETTE A UN NOMADISMO FORZATO.
NON POSSIAMO NON ESPRIMERE IL NOSTRO SDEGNO NEI CONFRONTI DELLA MISURA DA LEI AVVIATA DI FAR PRESIDIARE ALCUNI CAMPI DALL’ESERCITO CON SOLDATI CHE SOSTANO TRA I NOSTRI BAMBINI CON I MITRA IMBRACCIATI. SIAMO TUTTI CRIMINALI DA GUARDARE A VISTA? SIAMO POTENZIALI TERRORISTI?
PERCHÉ QUESTA FEROCIA? TRA DI NOI C’è CHI VIVE AI MARGINI DELLA LEGALITA’. O OLTRE. CHE LA GIUSTIZIA LI STANI E LI CONDANNI MA NON SI PUOI FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO. LA MAGGIORANZA DI NOI RISPETTA LE LEGGI E VUOLE ESSERE RISPETTATA.
LE CHIEDIAMO DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LE NOSTRE ISTANZE, DI ASCOLTARE LA NOSTRA VOCE DI FARCI SENTIRE CITTADINI DI QUESTA CITTA’ ALLA QUALE CI SENTIAMO LEGATI PERCHE’ MOLTI DI NOI SONO NATI QUI E QUI HANNO SEMPRE VISSUTO ANCHE SE FINORA NEI NOSTRI CONFRONTI HA PREVALSO IL VOLTO MATRIGNO.
LA STRATEGIA NAZIONALE DI INCLUSIONE DI ROM SINTI E CAMINANTI PRESCRIVE LA CREAZIONE DI TAVOLI DI CONFRONTO E CONDIVISIONE TRA ROM E ISTITUZIONI. CHIEDIAMO CHE IL TAVOLO COMUNALE VENGA RIPRISTINATO. VOGLIAMO ESSERE PARTECIPI DELLE DECISIONI CHE CI RIGUARDANO E NON ESSEREASSOGGETTATI A DECISIONI CHE CALANO DALL’ALTO.
INFINE, ANCHE SE IL TEMA E’ IL PIU’ IMPORTANTE DI TUTTI, VOGLIAMO ESSERE GARANTITI NELLA NOSTRA INCOLUMITA’. CHI CI DEVE DIFENDERE DALLE AGGRESSIONI RAZZISTICHE INDEGNE DI UN PAESE CIVILE?