Una storia di ordinaria ingiustizia
Lettera dell’associazione Cittadinanza e minoranze all’assessorato competente del comunedi Roma.
All’Ufficio Speciale RSC
Roma Capitale
Viale Manzoni 16 – Roma
prorocollo.servizisociali@pec.comune.roma.it
c.a.
direttore
• Claudio Zagari
funzionari
• Fabrizio Fraternali
• Romano Santoro
• Federico Frasca
• Luca Natalise
Egregi Signori
si compiono oggi esattamente due settimane da quando abbiamo preso contatto telefonico con il vs ufficio chiedendo un incontro urgente in relazione al procedimento che aveva dato luogo alla Deteminazione Dirigenziale QE 1766/2019 e che aveva portato per un mero errore all’estromissione forzata dal modulo abitativo 26B nel Campo di Via Candoni dei familiari del sig. Giuliano Nae. Nonostante che sulla vs. nota indirizzata al signor Nae fosse indicato di richiedere a mezzo di telefonata un appuntamento per prendere visione degli atti relativi al provvedimento e nonostante le nostre ferme insistenze, la nostra richiesta non fu accolta, ma si pretese, malgrado l’urgenza del caso, che la richiesta di incontro venisse avanzata per iscritto.
Ad oggi sono così trascorsi 14 giorni da quando, martedì 9, in forza di delega scritta del sig. Nae, abbiamo reiterato la richiesta di incontro a mezzo di posta elettronica certificata e, a guadagno di tempo, abbiamo sviluppato intensi contatti, sia telefonici sia a mezzo di posta elettronica ordinaria, prima con il sig. Natalise e poi con i signori Santoro e Frasca, nel corso dei quali abbiamo documentalmente dimostrato che erano stati erroneamente e quindi illegittimamente mesi per strada i 7 familiari del signor Giuliano Nae, fra cui 3 minori ed un anziano ammalato di leucemia, operato di tumore all’esofago ed affetto di diabete che ne aveva seriamente compromesso la vista. Solo Giovedì 11, di pomeriggio inoltrato, dopo forti insistenze siamo riusciti ad ottenere che venisse fissata la data dell’incontro che si è svolto, con l’ovvia partecipazione del sig. Giuliano Nae, venerdì 12, alle ore 11, nei vostri uffici, con i signori Santoro e Frasca. Nel corso dell’incontro, riconosciuto che le 7 persone estromesse hanno diritto all’immissione in un alloggio, si è evidenziata la necessità di reperire un altro modulo abitativo dal momento che il 26B è stato nel frattempo assegnato ad altra famigli. Lo stesso Nae. invitato ad indicare se a sua conoscenza ci fosse nel Campo di Candoni qualche modulo libero, ha segnalato che probabilmente avrebbe potutoe esserlo il modulo 38 lasciato libero da un suo congiunto, trasferitosi definitivamente in Romania. Emersa la necessità che la rinuncia al modulo fosse formalizzata, Giuliano Nae lunedì scorso, esattamente una settimana fa, si è recato presso i vostri uffici recapitando la rinuncia scritta del suo congiunto e la fotocopia del documento di identità del firmatario. Il tutto è stato da voi protocollato il giorno stesso e martedì, a quanto da voi riferitoci, la vostra Unità di Strada, recatasi al campo di Candoni, ha constatato che il Modulo 38 era stato nel frattempo anch’esso occupato.
A questo punto vi chiediamo formalmente un nuovo immediato incontro al fine di trovare per i familiari del sig, Giuliano Nae una soluzione diversa da quella ipotizzata, sia per non protrarre ancora l’estremo disagio della famiglia Nae costretta da 18 giorni a vivere in 10persone in un appartamentino composto di una sola stanza, un bagno ed una cucina, sia perché è inaccettabile che per far loro posto si debba mandare per strada un’altra famiglia, quand’anche si fosse introdotta abusivamente nel modulo, in quanto, come è stato affermato anche in sede giudiziaria, lo stato di necessità giustifica l’introdursi in strutture non utilizzate.
Noi comprendiamo le difficoltà del vostro lavoro e ben sappiamo quanti siano i vincoli procedurali che lo condizionano e lo rallentano. Ma in situazione di emergenza, tanto più essendovi un’ acclarata responsabilità del vostro ufficio, è doveroso ricorrere a procedure straordinarie di Massima Urgenza. E’ davvero inammissibile che dopo tanti giorni non si sia trovata ancora una soluzione.
Vi chiediamo dunque un incontro urgentissimo confidando che lo fissiate ad oras.
p. Cittadinanza e Minorane
Marco Brazzoduro Nino Lisi
Roma 22 luglio 2019